SBARCA A VULCANO CON LA COCAINA, UN UOMO ARRESTATO DAI CARABINIERI.

 Droga Vulcano Logo (1).jpg

SBARCA SULL’ISOLA DI VULCANO CON LA COCAINA, UN UOMO ARRESTATO DAI CARABINIERI.

Ieri sera, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, predisposti quotidianamente dalla Compagnia Carabinieri di Milazzo, soprattutto nelle aree portuali presso i terminal degli aliscafi ed i moli delle navi di linea presenti nell’arcipelago eoliano, i Carabinieri della Stazione di Vulcano hanno arrestato, in flagranza di reato, un 38enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nel corso di un servizio antidroga, predisposto nell’area degli imbarchi delle navi in partenza da e per Vulcano, i Carabinieri hanno notato un’autovettura condotta da un individuo, già noto alle Forze dell’Ordine, appena sbarcato sull’isola dalla motonave proveniente da Milazzo. Fermato e sottoposto ad un controllo di polizia, all’esito della perquisizione l’uomo è stato trovato in possesso di un involucro con all’interno circa 28 grammi di cocaina. La perquisizione, estesa anche al suo domicilio, ha consentito ai militari dell’Arma di trovare e sequestrare anche due bilancini di precisione e vario materiale verosimilmente utilizzato per confezionare lo stupefacente.

La droga, dalla quale sarebbe stato possibile ricavare oltre 140 dosi, è stata sequestrata unitamente ai bilancini di precisione e al materiale per il confezionamento; lo stupefacente verrà analizzato dai Carabinieri del R.I.S. di Messina. Il 38enne è stato invece arrestato e, una volta ultimate le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, ristretto presso la Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto.

L’attività di controllo nelle aree portuali delle Isole Eolie, finalizzata anche al contrasto dello spaccio di droghe, in virtù del flusso turistico settembrino che porterà ancora numerosi turisti sull’Arcipelago Eoliano, proseguirà anche prossimamente con il fine di fornire un’incisiva attività di prevenzione e di dissuasione dei malintenzionati dal compimento di specifici illeciti nell’ambito dello spaccio di droghe.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per l’indagato vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.

Salina Doc Fest, al via domani


Torna, da domani a domenica 17 il Salina Doc Fest – Donna Oltre Confini, fondato e diretto da Giovanna Taviani. Il festival del documentario narrativo, dedicato alla donna e alle donne, si svolge sull'isola eoliana con un programma ricco di proiezioni, incontri e spettacoli dal vivo, dedicato alla figura femminile e alle azioni audaci e coraggiose che hanno segnato la storia e il linguaggio cinematografico (clicca qui per leggere il programma del festival nei dettagli).

“Continua il nostro discorso sull’Isola come metafora femminile – sottolinea Giovanna Taviani - il cui unico confine è il mare. Nel nuovo concept realizzato da QMI Stardust, dalle acque profonde delle Isole Eolie emerge un’isola che ha i contorni mutevoli e fuggenti di una donna: è l’isola di Salina, detta anche Didyme, che nel greco antico significa gemella, per i due coni di vulcano che la attraversano e che visti dal mare sembrano i seni di una dea supina emersa dall’acqua, con lo sguardo rivolto verso un nuovo orizzonte di libertà. L’urgenza del tema nasce da una riflessione su quanto sta accadendo oggi nel mondo, a cominciare dalla nuova rivoluzione iraniana, il cui slogan Donna Vita Libertà restituisce alle donne un ruolo di protagonismo attivo per un rinnovamento globale della società in senso democratico. Alla cinematografia femminile iraniana e alle sue protagoniste il Salina Doc Fest dedicherà un Focus Donne e Iran, nella speranza, e nella convinzione, che l’unico modo per aiutare il movimento delle donne iraniane è parlare di loro. Non farle sentire sole”.

Il film di apertura del festival, appena presentato alle giornate degli Autori di Venezia, è L’avamposto di Edoardo Morabito, distribuito da Luce Cinecittà: la storia di un eco-guerriero scozzese in Amazzonia che invita a essere un po’ folli per opporre resistenza a un mondo che corre verso l’apocalisse.

Il Salina Doc Fest premierà poi la cineasta iraniana Firouzeh Khosrovani (Premio Irritec), per il suo lavoro nel documentario narrativo che dà voce a una generazione esplorando le sfide affrontate dalle donne in Iran, dalla fine del regime dello Shah all’era della Repubblica Islamica.

Isabella Ragonese presenterà invece il suo debutto come regista in Rosa. Il canto delle Sirene, un toccante ritratto della cantautrice siciliana Rosa Balistreri. Il documentario rivela l’anima folk della Balistreri attraverso testimonianze di donne sicule che hanno incrociato la sua vita e la sua musica. Ragonese riceverà il Premio Omi-Fer per il suo impegno nel dare voce a storie significative e per la sua lotta a favore dei diritti umani. Dopo la consegna del premio la cantautrice Etta Scollo renderà omaggio a Rosa Balistreri con la sua musica, accompagnata dall’attore Gaspare Balsamo.

L’attrice, regista e sceneggiatrice Valeria Golino riceverà il Premio SIAE – Sguardi di Cinema, che celebra il legame tra il cinema di finzione e il documentario. Durante il festival, verrà proiettato il suo film d’esordio come regista, Miele. Il premio Ravesi andrà invece alla sceneggiatrice Francesca Marciano.

Il Concorso ufficiale del festival presenta sei documentari che raccontano storie di donne coraggiose e determinate, in lotta per la loro identità. La Giuria Ufficiale del Concorso è composta da Francesca Marciano, Anastasia Plazzotta e John Vignola, mentre gli studenti di Dams Roma Tre selezioneranno il loro documentario preferito (clicca qui per leggere il programma del festival nei dettagli).

Asp di Messina, Alagna, indagato per corruzione si è dimesso

 Il faccia a faccia con il gip Ornella Pastore è previsto per tutti gli indagati mercoledì mattina. Il giudice dopo averli ascoltati con accanto i loro difensori, dovrà valutare cinque richieste di misure interdittive avanzate nei giorni scorsi dalla Procura, ovvero la sospensione dal servizio per alcuni mesi, a carico dell’attuale commissiario dell’Asp di Messina Bernardo Alagna e di altri quattro medici.

Per quanto riguarda l’ex dg facente funzioni Alagna, che oggi in attesa delle nuove nomine regionali è stato designato commissario dell’Asp di Messina, i magistrati a quanto pare prospettato l’ipotesi della corruzione. Che si sarebbe concretizzata in maniera molto particolare.
Quando Alagna fu nominato nel novembre del 2020 dall’allora dg La Paglia come direttore sanitario dell’Asp, questa designazione secondo la Procura sarebbe stata effettuata su pressione politica e condizionamento di un parlamentare di primo piano della nostra provincia (il suo nome non risulterebbe al momento come indagato tra gli atti di questo troncone dell’inchiesta sulla gestione dell’Asp), e questo sarebbe avvenuto attraverso gli uffici di un intermediario (anche lui non compare come indagato almeno in questo troncone).

Ma c’è dell’altro. L’ufficio retto attualmente dal procuratore facente funzioni Rosa Raffa, che ormai da anni ha lavorato a diversi fascicoli sulla gestione complessiva dell’Asp sia nella fase della pandemia sia dopo, nei giorni scorsi ha richiesto la misura interdittiva anche per quattro medici, che in questo caso sono già stati inscritti nel registro degli indagati con l’ipotesi di truffa. Si tratta dei dottori palermitani Marcello Mezzatesta e Edmondo Palmeri, del medico barcellonese Gaetano Torre, e del medico mistrettese Domenico Sammataro.

Non si è fatta attendere la reazione del commissario dell'Asp di Messina Bernardo Alagna, indagato per corruzione nell'inchiesta della Procura per alcuni favori fatti ad un noto politico in cambio di appoggi per la sua nomina. Alagna stamattina ha rassegnato le dimissioni della carica. Decisione attesa proprio alla vigilia dell'interrogatorio davanti al gip Ornella Pastore che si terrà domani a Palazzo di Giustizia. Con Alagna saranno sentiti altri quattro medici indagati nell'inchiesta per i quali il giudice dovrà valutare le richieste di misure interdittive avanzate nei giorni scorsi dalla Procura, ovvero la sospensione dal servizio per alcuni mesi.