Alla Ludica il 1° Memorial "Gaetano Iacono". Cintura nera in memoria donata dallo Sporting judo Lipari alla famiglia (foto e video)


Grande commozione stasera al Freeland di Bartolo Giunta in occasione del 1° Memorial "Gaetano Iacono" (Gatto).

L'incontro tra Ludica Lipari e il San Calogero è stato preceduto, infatti, dal saluto e dalla consegna alla famiglia Iacono della cintura nera da parte dello Sporting Club judo Lipari del quale Gaetano era atleta e parte  integrante.


Per la cronaca l'incontro ha visto la Ludica aggiudicarsi il Memorial con il punteggio di 7 a 3



Calcio, 1° categoria: Lipari, che scoppola!

Un Lipari "in gita" e, ormai, in rottura prolungata, dopo aver accantonato il sogno dei play off, incassa sul campo del Città di Galati, forse quella che è la sconfitta più pesante della sua storia. Un 7 a 1 che lascia davvero poco spazio a commenti e/o recriminazioni.

L'auspicio è che, negli incontri che restano sino alla fine del campionato, non si molli del tutti, sarebbe davvero un peccato dopo un torneo, nel quale, nonostante  il mancato raggiungimento dei play off, si è sempre onorata la maglia indossata

Lavori di consolidamento di un costone a Leni (Salina)

Presto al via i lavori per la sistemazione idrogeologica e consolidamento del costone tufaceo tra la via Caserta e la via Ruvoli del Comune di Leni e si procederà con l’occupazione temporanea d’urgenza di aree private nelle zone che saranno interessate dagli interventi.
Un consolidamento che i residenti attendevano da tempo e che sarà realizzato dalla ditta Gresy Appalti srl, di Maletto, in provincia di Catania, che si è aggiudicata l’appalto con un ribasso del 31,6%, per un importo di circa 422 mila euro

La Via Crucis del 17 marzo per le vie di Canneto in video e foto di Marina Centorrino (prima pubblicazione di sei)


Scrive Marina Centorrino a commento del primo appuntamento:
Torna per le vie di Canneto la Via Crucis itinerante, con il primo di tre appuntamenti in programma, che ha riunito la comunità lungo il percorso della zona Calandra. 

Mentre le onde del mare si adagiavano sulla battigia infrangendo il silenzio della notte, timidi bagliori di candele illuminavano la sera, accompagnando il passaggio del Crocifisso, sostenuto dai fedeli che, una Stazione dopo l’altra, si avvicendavano per sostenerlo. 

Lungo quelle strade che percorriamo giornalmente, tra corse, doveri, pensieri, affanni, il tempo sembra essersi arrestato per una notte: notte di preghiera, di raccoglimento, di riflessione. Una delle tante notti in cui Dio bussa alla nostra storia e, nel renderci partecipi della sua passione, dona la possibilità, a tutti e ciascuno, di condividere il “peso” delle proprie croci. 
 
Sulla Via del Calvario, Gesù viene schernito ed umiliato, sperimenta più volte la caduta, incrocia lo sguardo amorevole della Madre, qualcuno gli è di aiuto, altri non nutrono alcuna compassione. Oggi, siamo noi Pilato, Veronica, il Cireneo; siamo quella gente che lo accerchia e deride; siamo i soldati obbligati a ferirlo; siamo i discepoli smarriti e delusi e, nel contempo, quegli amici che, fino all’ultimo, non lo abbandoneranno. In ciascuno di quei personaggi ritroviamo esperienze comuni e riscopriamo l’attualità di una Parola che non passa. 
 
Il Vangelo ascoltato, le meditazioni proposte lungo il cammino, diventano occasione propizia per aprire l’orecchio ed il cuore ad un messaggio che non è mai troppo lontano, che non può lasciare indifferenti, che scuote le coscienze ed esorta a guardare a quel Legno con occhi diversi. 

La Croce interroga, sempre. Il suo passaggio, tra le lacrime che rigavano qualche viso, di certo non lascia indifferenti. Suscita pensieri e sentimenti contrastanti, non esclude ribellioni, ma di certo esorta a non sentirsi soli e cogliere nel dolore dell’altro la possibilità di condividere esperienze ed alleggerire quel macigno di afflizioni; lascia spazio all’opportunità di cambiare pensieri, visioni, prospettive e, di conseguenza, azioni; esorta ad essere attenti, sensibili, operosi verso i fratelli provati, nel corpo e nello spirito. 
 
Dietro i vetri delle case abbiamo colto, nella penombra, i volti di piccini ed anziani; di quanti, impossibilitati a partecipare, sono stati raggiunti nella preghiera dall’amore di una comunità che, con slancio caritatevole, insieme ai propri sacerdoti va oltre le mura del tempio, abbraccia Cristo e lo conduce a chi è solo, lontano e sofferente. 

E Lui sa sempre come farsi cercare, trovare ed amare, in modi e luoghi spesso improbabili, dirottando pensieri e progetti, ma mai per affliggere o castigare. Non perde occasione per andare incontro all’uomo di ogni tempo, con un messaggio mai scontato e sempre originale. 
 
Per le vie di Canneto, sulla strada della vita, ovunque condurremo i nostri cuori, custodiamo la bellezza di questo incontro con Lui, guardando alla Croce come “albero di salvezza” i cui frutti profumano di Resurrezione. 

I fedeli hanno allestito dinnanzi alle proprie case gli “altarini” sui quali sono stati posizionati i quadretti inerenti le Stazioni della Via Crucis. Dietro ogni fiore, ogni lumino, ogni dettaglio, si coglie la gioia di un servizio reso con cura ed amore alla comunità e per il quale si esprime sincera gratitudine. 
 
Ci ritroveremo ancora insieme, per la Via Crucis itinerante, il 24 Marzo (percorso Unci) ed il 31 Marzo (percorso San Vincenzo).