Stromboli, colata lavica non più alimentata e in raffreddamento

L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica dalle osservazioni effettuate attraverso le telecamere di sorveglianza dell’INGV, si è rilevato che il trabocco lavico descritto nel precedente comunicato non è più alimentato ed è in raffreddamento. Continua l’attività esplosiva.

Nelle ultime 24 ore l’ampiezza media del tremore vulcanico non ha mostrato variazioni significative e si mantiene nell'intervallo dei valori medi. Non si segnalano variazioni significative nei segnali della rete Gnss.

Controlli dei Carabinieri nei cantieri edili dislocati su tutta la provincia del messinese. 30 denunce, 19 attività sospese ed oltre 700.000 euro di multe e ammende.

 COMUNICATO

Nel quadro delle iniziative finalizzate al contrasto delle irregolarità inerenti la sicurezza sui luoghi di lavoro, l’emersione del lavoro nero e lo sfruttamento del lavoro, da gennaio a dicembre del 2022, il Comando Provinciale Carabinieri di Messina e l’Ispettorato Provinciale del Lavoro della provincia peloritana, come anche ribadito nel più ampio ambito del Protocollo di Intesa stilato dalla Prefettura di Messina con tutti gli enti provinciali coinvolti nella tematica, hanno condotto una strutturata intesa operativa, attraverso una permanente campagna di periodici controlli congiunti ai cantieri edili, pubblici e privati.

Le attività ispettive sono state eseguite, con cadenza periodica, sui 108 comuni messinesi, dai militari delle 9 Compagnie Carabinieri dislocate in tutta la provincia peloritana insieme ai militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro (NIL) del capoluogo.

In particolare, nel corso dell’anno, i Carabinieri di Messina e i militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno condotto ispezioni in 43 imprese edili attive in cantieri presenti nelle diverse località della provincia, effettuando verifiche su 194 posizioni lavorative. All’esito delle attività svolte, sono state rilevate irregolarità in 24ditte, delle quali 13 sono state sottoposte alla sospensione temporanea delle attività per la presenza di gravi violazioni in materia di sicurezza del lavoro.

Le irregolarità hanno riguardato, principalmente, la mancata adozione di misure tecniche e organizzative volte a evitare pericoli di caduta da impalcature e ponteggi, i cosiddetti pericoli da “lavoro in quota”, come, ad esempio, la mancata installazione di protezioni verso il vuoto. Gli altri illeciti rilevati sono stati quelli connessi con ulteriori rischi dei lavoratori, come la mancata fornitura di dispositivi di protezione individuale e l’inosservanza degli obblighi relativi alla formazione dei dipendenti.

A seguito delle criticità e delle omissioni rilevate a carico dei datori di lavoro e dei vari responsabili della sicurezza dei lavoratori, sono state deferite all’Autorità Giudiziaria complessivamente 30persone e comminate sanzioni e ammende per l’ammontare complessivo di oltre € 700.000.

Come già constatato nell’analisi dei risultati del primo semestre di controlli, a fronte delle riferite irregolarità riscontrate sotto il profilo della sicurezza nei cantieri, è emerso, d’altro canto, un dato confortante relativo agli aspetti di natura previdenziale e contributiva: infatti, tra i ben 194 lavoratori controllati, solo tre sono risultati non regolarmente assunti, cioè in “nero”. Questo dato può essere interpretato come un segno di un’attenzione alla regolarizzazione degli operai delle ditte controllate, soprattutto se impegnate nei cantieri pubblici.

 

La campagna dei controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Messina e del Nucleo Ispettorato del Lavoro, nel settore edile, proseguirà anche nel 2023, con l’obiettivo di mantenere elevata e costante l’attenzione sulla specifica delicata tematica, quotidianamente all’attenzione della cronaca anche nazionale, confermando l’incisiva e permanente azione di prevenzione e contrasto dei Carabinieri e dell’Ispettorato del Lavoro alle violazioni che danneggiano i diritti dei lavoratori e mettono a serio rischio la loro incolumità.

                                                                                        

Con "Insonnia" prosegue il viaggio tra i singoli degli Alcool Etilico

 INSONNIA.Una notte d’inverno mi trovavo a Milazzo a casa dell’amico Enrico.

Fra una birra e qualche sigaretta mi venne in mente un motivetto. Prendemmo un piccolo taccuino e buttammo giù frase su frase. A quattro mani scrivemmo Insonnia.Quando terminammo di scriverla eravamo decisamente soddisfatti. Avevamo fra di noi una nuova canzone di spessore. Lo intuimmo subito.

La portammo in sala prove e in un niente l’arrangiammo.

Era un brano funky/rock.

Federico creò un perfetto tema iniziale, mentre il giro di basso era pazzesco. Da solo sosteneva quel brano, con la sua movimentata ritmica che lo colorava di un groove profondo. Quel giro di basso nasceva da un’idea di Alessandro che la trasmise ad Enrico.

Quando Ale varcò la soglia della sala prove, notai sul suo volto un sorriso abbastanza soddisfatto e ci disse che doveva farci sentire una cosa. Abbracciò la sua chitarra e sputò fuori quel motivo meraviglioso. Restammo tutti senza parole. Era così perfetto! Enrico catturò subito quell’idea facendola sua e la trasmise sulla tastiera dello strumento con un tocco originale che diventava, prova dopo prova, sempre di più limpido. Quel suono uscì fuori dall’amplificatore come una preghiera solenne, con un carattere deciso e dinamico.

Era così che doveva lavorare una band, con quel sano scambio di idee, fatto di riflessioni costruttive e soprattutto produttive. Eravamo tutti fondamentali ed indispensabili per quel nostro obliato destino.

Il testo di Insonnia, narrava la storia di un amore tormentato di un uomo, che provava verso una prostituta. L’angoscia lo assaliva durante le ore notturne e l’insonnia si trasformava in ossessione.  

<Il cuore non ha prezzo e il tuo corpo pure>. Questo era il punto focale del testo.

Il sentimento non veniva comandato a gettoni, non poteva essere monopolizzato”.

C.

(Registrato presso lo studio EYE&EAR di Giuseppe Barbera)