Contestazione taglio linee ro-ro e proposte del Comitato per i trasporti eoliani

Una nota - documento di contestazione per il taglio nelle linee delle navi ro - ro nel settore Eolie, accompagnata da proposte costruttive, è stata inoltrata ai diversi organismi nazionali, regionali e locali dal presidente del Comitato per i Trasporti eoliani, Sarah Tomasello. 

Per visualizzare il documento integrale cliccare su questo link https://drive.google.com/file/d/1O5FENkF-zgLLQ3vXoRz4kocImPW5EvxU/view?usp=share_link

Quattropani, crollo calcinacci al cimitero. VV.F. interdicono ingresso secondario


Nel primo pomeriggio i VV.F del distaccamento di Lipari, si sono recati presso il cimitero della frazione di Quattropani a seguito caduta di calcinacci dall'arco dell'ingresso secondario: fortunatamente nessuna persona è rimasta coinvolta. 

Gli uomini del Comando provinciale, hanno accertato lo stato di degrado e di pericolo per la pubblica incolumità dell'intero arco. 

Sono state rimosse parti di muratura in procinto di distacco, tuttavia non essendo possibile mettere in sicurezza l'ingresso, è stato interdetto l'accesso al cimitero dall'ingresso secondario in Via Chiesa Nuova, sino al ripristino delle condizioni di sicurezza.

Stromboli, Gullo chiude il C.O.C.

Il sindaco Riccardo Gullo, con propria determina, ha disposto la chiusura del C.O.C. di Stromboli, attivato il 10 ottobre scorso, nel momento in cui, per via dell'intensa attività del vulcano, il Dipartimento nazionale della Protezione civile, di concerto con quello regionale, aveva innalzato il livello di allerta, per rischio vulcanico, da "giallo" ad "arancione". 

La chiusura del C.O.C., segue la decisione del medesimo Dipartimento, di ripristinare per il vulcano eoliano il rientro nel livello di allerta "giallo" per via delle valutazioni rese  disponibili dai centri di competenza che hanno evidenziato l’abbassamento dei parametri di monitoraggio su valori medi. 

Sul vulcano, uno dei più monitorati al mondo, in questo ultimo periodo è stata osservata una normale attività esplosiva di tipo stromboliano con attività di spattering all’area craterica nord.  L’intensità delle esplosioni è stata da bassa ad alta all’area craterica Nord e da bassa a media all’area craterica centro meridionale. L’attività esplosiva è stata prodotta, in prevalenza, da quattro bocche eruttive localizzate nell’area craterica Nord e da due) bocche poste nell’area centro-meridionale

Ginostra, residenti denunciano "delocalizzazione di un immobile stravolge centro storico"

 Ginostra, Giuffrè : Consolidare il costone roccioso ? No, vogliono stravolgere i luoghi 1

Questa la nota inviata da Gianluca e Pasquale Giuffrè ed Erina Lo Schiavo alla Protezione Civile Nazionale; alla Protezione Civile Regionale Sicilia; al Genio Civile di Messina; all’Ufficio del Demanio di Messina; all’Assessorato Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana; all’Assessorato dei Beni Culturali e Dell’Identità Siciliana; alla Soprintendenza Beni Culturali ed Ambientali di Messina; al Sindaco del Comune di Lipari e al Dirigente dell’ufficio Tecnico del Comune di Lipari III settore.


Oggetto: Paventata delocalizzazione di un immobile in pieno centro storico a Ginostra nel contesto dei lavori di messa in sicurezza e consolidamento del costone roccioso della frazione – emergenza Stromboli 2019 – che stravolgerebbe luoghi di incomparabile bellezza.

I sottoscritti: Giuffrè Gianluca, nato a Messina il 22/01/1979, Giuffrè Pasquale, nato a Ginostra, il 16/03/1949 e Lo Schiavo Erina, nata a Lipari, il 22/09/1958, in qualità di abitanti di Ginostra e di confinanti con la particella 623 del foglio 15 (isola di Stromboli, frazione di Ginostra) segnalano quanto segue:

Nel contesto dei lavori di consolidamento e messa in sicurezza del costone roccioso di Ginostra era previsto nella redazione del progetto l’abbattimento di una porzione di immobile ricadente nella particella 621 ed il risarcimento ai proprietari. Sembrerebbe che si stia tentando di delocalizzare l’intero immobile nella particella 623, particella peraltro interdetta per pericolo di frane con ordinanza n. 23 del 10/04/2017 a firma dell’allora sindaco, pro tempore, Marco Giorgianni.

Se tale tentativo strategico, approfittando del fermento dei lavori di messa in sicurezza del costone, dovesse essere preso in considerazione verrebbe stravolto totalmente il centro storico di Ginostra, nel quale non si può costruire. Verrebbe perpetrato un autentico scempio ambientale in un luogo considerato tra i più belli del Mediterraneo.

Come confinanti saremmo fortemente danneggiati ritrovandoci una casa a chiudere totalmente la nostra visuale verso il mare, l’orizzonte, il tramonto e le isole circostanti, non considerando che proprio al confine abbiamo una cisterna di acqua e che la realizzazione di opere fognarie, al momento inesistenti, potrebbero inquinare l’acqua dei pozzi.

Ci chiediamo come sia possibile, a pochi passi dal mare, in un terreno interdetto, al confine con il Demanio, a due passi dalla chiesa, al confine con altri ed in un contesto come quello di Ginostra anche solo prendere in considerazione un tentativo così evidente di stravolgimento dei luoghi a danno dei sottoscritti e dei cittadini del mondo che a Ginostra vengono proprio perché fino ad oggi gli abitanti sono riusciti a tutelare e salvaguardare.

Chiediamo agli Enti in indirizzo, ciascuno per le proprie competenze, a dare un secco diniego a questo folle progetto che darebbe l’avvio ad una pericolosa deriva verso la totale rovina di Ginostra ed in particolare al Sindaco di Lipari, all’Ufficio Tecnico del Comune di Lipari ed a tutti gli Enti interessati di vigilare attentamente sulla vicenda e di verificare l’effettiva fattibilità di tale progetto di evidente grave impatto ambientale.

Ci riserviamo successivamente, qualora fosse necessario, di nominare dei legali di nostra fiducia a tutela dei nostri interessi e di quelli del villaggio e di segnalare alla Procura della Repubblica di Barcellona P.G. la questione pronti a costituirci parte civile per il risarcimento dei danni materiali ed ambientali che ne deriveranno.

Fiduciosi di una vostra attenta disamina nel merito della delicata questione che tenga conto anche dei diritti di terzi e degli interessi pubblici in gioco si inviano:

Distinti Saluti

Gianluca Giuffrè

Pasquale Giuffrè

Lo Schiavo Erina


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Eoliani che non ci sono più: 67° video – deceduti a settembre – ottobre 2022 – durata 4 minuti

 Ricordiamo che da domani riparte la rubrica "Ricordando" dove sarà pubblicata, in modo casuale, giornalmente, una foto degli Eoliani o amici delle Eolie che  non ci sono più. Ovviamente tra quelle presenti nel nostro archivio. 

La pubblicazione di foto, a vostra richiesta, anche per commemorazioni, ricorrenze ecc., potrà avvenire previo contributo da erogare ad Eolienews. Per tale tipo di pubblicazioni contattare il 3395798235 (preferibilmente whatsapp)

Nel video di oggi: Alberto Alleruzzo, Aldo Mollica, Alessandra Costa, Angela Finocchiaro, Angelina Natoli ved. Reitano, Angelina Reitano ved. Natoli, Angelo Lo Schiavo, Bartolo Milano, Candelora Mandarano in Pittari, Elio Errico, Enrico Biviano, Gaetano Beninati, Gaetano Palino, Giovannina Mandarano, Giuseppa Manfrè ved. Natoli, Giuseppe Mandarano  detto Pino, Giuseppe Romano, Giuseppe Bianchi, Helga Schmidt ved. Merlino, Lucia  Giulia Natoli, Maria Teresa De Palma in Addamo, Marinella Di Lorenzo in Iannuzzi, Mario Saltalamacchia, Onofrio Manfrè, Pierino Salmieri, Placidino Costanzo, Rosario Mangano, Santino Portelli, Stefanino Lazzaro, Vito Cataffo 

Santo del giorno: San Prosdocimo di Padova

Greco, cresciuto alla greca sapienza, come sentì l' apostolo Pietro predicare il Vangelo in Antiochia, si diede subito a seguirlo. E Pietro, venuto a Roma con lui, l'ordinò Vescovo quando aveva appena, vent'anni e lo spedì a Padova a portarvi la fede di Gesù Cristo. E là le sue fatiche furono coronate di splendidi miracoli e di abbondantissima messe.
Appresso anche Vicenza, Feltre, Este, Altino, Asolo furono il fortunato campo dove egli gettò la divina semente. Anzi Treviso decise che abbia avuto il coraggio d'innalzare perfino una chiesa ad onore del suo maestro.

Tra molti che convertì, levò rumore Vitaliano il prefetto della provincia. Il quale, essendo vicino a soccombere di una mortale infermità, chiamato a sè Prosdocimo, si fece da lui battezzare, e fu subito guarito. Anche sua moglie gli venne dietro nella conversione, perchè ormai disperando di aver prole, per orazione del Santo venne fatta madre di una figlia di nome Giustina, che in seguito cresciuta ad alta perfezione, si cinse della doppia corona della, verginità e del martirio.

Dopo queste missioni, il beato Prosdocimo tornava a Padova quando appunto scoppiava la crudele persecuzione di Nerone. A mitigarla, e forse anche a finirla, il generoso voleva darsi ai' pagani. Ma Iddio, che lo aveva serbato a predicare sino all'ultimo la verità, disponeva invece che, superati sempre tutti i pericoli, vivesse della vita la più lunga. Di anni 113 si addormentava in Cristo.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Padova, san Prosdocimo, che si ritiene sia stato il primo vescovo di questa città.