Vincitore del concorso “U presepiu a casa” dell’Associazione “Amici del presepe” è Antonio Podetti. Sorteggiata la sacra immagine del Bambino Gesù

 COMUNICATO

L' Associazione gli "Amici del Presepe" di Lipari comunica che oggi, 30 gennaio 2022, nella chiesa di Maria SS di Porto Salvo, durante la messa delle 17 e 30, si è tenuto il sorteggio della sacra immagine del Bambino Gesù (vedi video).

Si comunica, altresì, che il vincitore del concorso "U presepiu a casa" è il signor Antonio Podetti di Santa Marina Salina. 

A tutti i partecipanti verrà consegnato un diploma di partecipazione con relativa motivazione. 

La sacra immagine di Gesù, il premio e i diplomi del concorso verranno consegnati presso la macelleria di China Michele, presso il Supermercato D'Anieri Bartolo di Lipari centro.

L'Associazione gli "Amici del Presepe" di Lipari ringrazia tutti per la pazienza e la comprensione. 

Stromboli. La crisi delle guide vulcanologiche «Da tre anni siamo senza lavoro» (di Riccardo d’Andrea – Gazzetta del sud)

La crisi delle guide vulcanologiche «Da tre anni siamo senza lavoro»
Scalate non oltre i 400 metri, ma fino a 290 senza accompagnatore
Chiesto aiuto immediato alle Istituzioni. In mancanza di risposte saranno organizzate manifestazioni di protesta


La crisi economica in cui sta sprofondando la Sicilia non risparmia le guide vulcanologiche. Che al giorno d'oggi provano a sbarcare il lunario, dopo tempi certamente migliori. A mettere il carico da undici sono le “attività” registrate sui crateri sempre più irrequieti, con conseguenti restrizioni che impongono grosse limitazioni alle scalate. Ed ecco che questi professionisti lanciano un grido d'allarme alle istituzioni. Amaro è lo sfogo di Antonio Famularo, una guida vulcanologica strombolana che in una lettera alla Gazzetta racconta «la situazione in cui versano Stromboli e la maggior parte della popolazione che vive con piccole attività turistiche legate indissolubilmente al vulcano, quali alberghi, affittacamere, bar, ristoranti, negozi, taxi, pescatori, barcaioli, aliscafi».

“Iddu”, come lo chiamano gli eoliani, «era uno dei pochi vulcani al mondo visitabile, con escursioni in sicurezza fino a quota 900 metri sopra il livello del mare». Un'attrazione per migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo. «Tutto questo - ricorda Famularo - non è più possibile dal 3 luglio 2019, a causa di un parossismo superiore che ha innescato il meccanismo della chiusura e con questo la fine della vita lavorativa degli isolani, ripercuotendosi in modo negativo su tutte le attività economiche locali. Il nostro mestiere di “guida vulcanologica”, figura per cui siamo formati per accompagnare persone in ambienti vulcanici ad alto rischio, è stata limitata con escursioni ad un'altezza massima di 400 metri, mentre si può arrivare liberamente a quota 290 senza guide, facendo sì che le persone accompagnate da noi lamentano che pur pagando un servizio non si discostano molto da chi fa l'escursione gratuitamente». Eppure, a Stromboli, «a far data dall'esplosione del 2003, sono state installate tra le apparecchiature più sofisticate al mondo, che effettuano un controllo costante del vulcano e che diramano bollettini ufficiali giornalmente». Le attività «ad oggi sono ad un livello basso, per cui prima si saliva senza alcun problema. Inoltre, risulta installato dall'Università di Firenze un sistema di “Early warning”, un monitoraggio evolutivo in grado di percepire i primi segnali di una imminente eruzione con un tempo sufficiente per la messa in sicurezza. Senza tralasciare il sistema di allarme, con sirene, boe marine anti-tsunami, punti di raccolta, shelter in montagna mantenuti dalla Protezione civile e dall'Ingv che ne garantiscono il perfetto funzionamento». Famularo e tanti colleghi si sentono «completamente abbandonati» al loro destino «e privi della cosa più importante, il lavoro. Sono 10 le famiglie che dopo 20 anni di onorata carriera e aver offerto un prezioso servizio adesso non hanno «più alcuna garanzia per il futuro» e «da 3 anni ormai» sono prive di occupazione. Da qui la richiesta di un intervento alle Istituzioni, affinché trovino «una soluzione a questo annoso problema che riguarda Stromboli e tutta la sua comunità». E non navigano in acque più tranquille i colleghi che operano sull'Etna. Ragion per cui, una cinquantina di “guide” sono pronte a manifestare in nome del diritto al lavoro.

Tutto ciò mentre la Regione ha bandito un nuovo concorso per l'abilitazione di altre figure specializzate, che dovrebbe prendere il via il prossimo mese di maggio, dopo il pessimo esito della precedente selezione, annullata per una presunta parentopoli e presunte illegittimità. Una cosa è certa: tra qualche mese, con questo andazzo, bisognerà dividere una torta già piccola, quella delle escursioni ad alta quota, tra più “banchettanti”.

Capannoni in fiamme nella notte a Barcellona. Intervengono i vigili del fuoco di Milazzo, Messina e Patti

Dalle ore 3:10 di questa notte, i Vigili del fuoco del Comando di Messina stanno operando per un incendio che ha interessato due grandi capannoni di circa 400mq ciascuno, adibiti ad officina e ricambi di mezzi pesanti, in località Barcellona Pozzo di Gotto, in Via Enna. 
Le squadre sono intervenute da Milazzo, da Messina e da Patti, riuscendo ad estinguere il rogo intorno alle ore 8:00 
Grazie al tempestivo intervento delle squadre, sono state messe in sicurezza in anche alcune bombole di ossigeno e acetilene, scongiurando ulteriori danni. 
Attualmente si sta operando per bonificare e mettere in sicurezza tutta l'area interessata. 
Non ci sono feriti.
 Sul posto anche il Funzionario VF reperibile, la Polizia Municipale e i Carabinieri.

Ospedale: La mission all’ASP di Messina di Danilo, Sandro e Sara. Il loro resoconto

Riceviamo e pubblichiamo:

Torniamo abbastanza soddisfatti dall'incontro all’ASP di Messina. Arrivati alla sede, nonostante il poco preavviso, con sorpresa, abbiamo trovato ad attenderci una task force e tra questi il Dr. Alagna, il Dr. Bramanti, la Dr.ssa Rossitto, vari dirigenti, l’Avv. Ferdinando Croce per conto della Regione, Antonio Giardina Presidente dei Comitati Consultivi dell’Asp e Gaetano Alessandro del Comitato Consultivo del Policlinico universitario, che ringraziamo per la solidarietà dimostrata, c’era inoltre l’Ingegnere che ha redatto il progetto della sala di terapia Sub-Intensiva.

Abbiamo sostenuto due ore di duri scontri sull'immobilismo gestionale ed amministrativo dell'Azienda Sanitaria nei confronti delle Eolie. Snocciolato punto per punto tutte le criticità che stiamo subendo.
Ci siamo confrontati su bandi andati deserti, quelli vinti e poi rifiutati, quelli vinti da medici che dopo l’incarico sono voluti scappare da Lipari, che sembra essere poco appetibile economicamente ma soprattutto professionalmente.

Lunedì verrà rimodulato l'affidamento dell'ambulanza poiché si sono resi conto dopo le nostre segnalazioni, che la cifra prevista per il secondo mezzo era veramente troppo esigua per suscitare una manifestazione d’interesse. Mentre a Vulcano e Stromboli è stata accettata l’offerta poiché il servizio è ricoperto in buona parte da volontari e gli interventi sono numericamente limitati, per Lipari abbiamo ottenuto quasi il raddoppio della somma stanziata precedentemente che era di 45.000 €.

Abbiamo nuovamente chiesto un’altra ambulanza piccola per le strade di contrada.

Per quanto riguarda le figure mediche mancanti della pianta organica abbiamo caldeggiato ripetutamente i “progetti obiettivo" mirati che sono dei contratti a termine per tamponare l’attesa che passa tra un bando, la vincita e l’arrivo di ruolo a Lipari. Assunzioni dirette insomma e per questo chiediamo a tutta la popolazione di proporci nominativi tra le loro conoscenze, di infermieri, OSS, medici (cardiologi, anestesisti, ginecologi etc.), anche in pensione, interessati a lavorare a brevissimo termine in ospedale.

Ci auguriamo che l'incremento della disponibilità economica possa favorire i professionisti dell'Azienda Sanitaria a venire a svolgere il loro lavoro presso il nostro ospedale in attesa che si riesca a ripristinare almeno in parte la pianta organica. Ma abbiamo ben capito che il fattore economico è spesso insufficiente e la paura di molti è quella di trovarsi un ambiente ostile tra i reparti.

Dovrebbe essere assunto un cardiologo in pensione che trasferendosi a Lipari potrebbe anche fare fronte alle reperibilità notturne. Abbiamo rappresentato e richiesto l’integrazione di minimo 10-15 infermieri anche in considerazione che alcuni a breve andranno in pensione e dalle graduatorie degli oss e degli infermieri verranno inviati i telegrammi necessari per cercare di coprire almeno in parte le esigenze della nostra struttura ospedaliera.

Il progetto dei due posti di terapia sub-intensiva è in fase avanzata e dopo parere del Genio Civile sta per andare in gara d’appalto, mentre continuano i lavori per la distribuzione dell’ossigeno per alimentare questo nuovo reparto.

Abbiamo fortemente richiesto le cure infusionali per i malati oncologici direttamente a Lipari, per questo verra' convocato il dottor Ferraù che valuterà le cure che possono essere praticate a in loco. Diciamo che è una grande conquista poiché non era neanche stato proposto dall’Assessore Razza in occasione della sua visita a Lipari.

Al momento vengono somministrate solo le terapie per bocca (che oggi però rappresentano solo il 40% del totale) ma ci eravamo intestarditi sul fatto che anche i restanti pazienti potessero essere trattati sull’isola. Quindi senza demordere nei mesi scorsi siamo andati alla ricerca di soluzioni e ci siamo messi in contatto con l’ASP di Lipari richiedendo il numero aggiornato di malati oncologici e con il Dr. Ferraù responsabile dell’Ambulatorio di Oncologia di Taormina, per chiarire se era vero che i farmaci non potessero viaggiare, se era vero che era necessaria l’abilitazione UFA della farmacia di Lipari e siamo riusciti a dimostrare che avevamo ragione noi. Oggi difronte a queste notizie all’ASP hanno dovuto prendere atto che il percorso va attivato.

Approfittando del PNRR si avvierà la progettazione e la realizzazione (almeno in 3-4 anni) di alloggi per i medici nella zona dei capannoni dell’ASP di Lipari per ovviare anche alla carenza e costi degli alloggi per i medici.

Dal 2012 sono pronte le nuove sale che dovrebbero ospitare la camera iperbarica e le sale per il personale. Inspiegabilmente tutti i dirigenti succedutisi non hanno mai provveduto al trasferimento, lasciando il macchinario ed il personale ad operare in sale non a norma. Da gennaio 2021 i tecnici sono pagati senza poter operare. L’accesso è limitato da una porta non a norma e strettissima, barriere architettoniche, tetto di lamiera ed eternit. Abbiamo ricordato che non troppi anni fa gli accessi alla camera iperbarica erano circa un migliaio l’anno. Abbiamo sollecitato l’assunzione di medici iperbarici anche in pensione, come da proposta del SIMSI (Società Italiana Medicina Subacquea Iperbarica) per riattivare il servizio che risulta essere fondamentale per alcune patologie ed anche per rendere più attraente il territorio al turismo subacqueo.

La macchina burocratica ha i suoi tempi e la direzione generale dell'ASP sa che noi vigiliamo e non abbiamo paura di affrontare anche a breve un occupazione stabile di Palazzo Geraci.

I tempi dell'attesa ci assicurano che saranno brevi. Saremo convocati anche dal Presidente Musumeci per fare il punto della situazione e valutare la nostra proposta di nomina di un Commissario Straordinario per le Isole Eolie.
Seppur ci rendiamo conto della lentezza inaccettabile nel mantenimento delle promesse che ci sono state fatte, oggi riscontrando che qualcosa si sta muovendo e che c’è la volontà di accelerare i tempi, non avrebbe portato a nulla rimanere lì…Ringraziamo tutti i cittadini e i comitati che ci hanno dimostrato la loro solidarieta' con stima e affetto.
Danilo Conti 
Sandro Biviano
Sara Garofalo